JOHANN WOLFGANG GOETHE
VICINANZA DELL’AMATO
Io penso a te quando il raggio del sole
mi raggiunge dal mare.
Penso a te quando il biancore lunare
si specchia nella fonte.
Ti vedo quando sulla via lontana
si solleva la polvere
e quando a notte là sul ponticello
passa il viandante, e trema.
Io odo te quando il mugghiar dell'onda
monta cupo laggiù.
Vado spesso nel quieto bosco e ascolto,
quando tutto è silenzio.
Sono con te: benché così lontano
tu sei vicino a me.
Cade il sole, mi fan luce le stelle.
Oh, se tu fossi qui!
(da Musen-Almanach, 1795)
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A parlare in queste quattro quartine di Johann Wolfgang Goethe è una donna che desidera ardentemente il ritorno dell'amato. Ispirata a Ich denk Dein, lamento d'amore della scrittrice danese Friederike Brun, assume un tono meno solenne di quella lirica e si situa agli esordi del Romanticismo: l'io lirico si abbandona ad un mondo di fantasia e di sentimento, in cui i veri desideri sono sostituiti dall'esperienza consolatoria della natura.
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DANTE GABRILE ROSSETTI, "MONNA POMONA", PART
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LA FRASE DEL GIORNO
La nostra anima che cosa diverrebbe senza l'amore? Simile ad una lanterna magica senza luce.
JOHANN WOLFGANG GOETHE, I dolori del giovane Werther
Johann Wolfgang von Goethe (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832), scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo tedesco. Esponente di spicco dello “Sturm und Drang”, approdò a un più composto classicismo. Tra le sue opere Le affinità elettive, il Faust, il Viaggio in Italia e una ricchissima produzione poetica.
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