ANA BLANDIANA
DELLA TERRA DA CUI VENIAMO
Su parliamo
della terra da cui veniamo.
Io vengo dall'estate,
è una patria fragile
che qualunque foglia,
cadendo, può annientare,
ma il cielo è così greve di stelle
che talvolta pesa fino a terra
e se ti avvicini senti l'erba
solleticare le stelle ridenti,
e i fiori sono così tanti
che ti dolgono
le orbite bruciate dal sole,
e soli rotondi pendono
da ogni albero;
da dove vengo io
non manca che la morte,
e tanta è la felicità
che quasi ti addormenti.
(da Ottobre, novembre, dicembre, 1972 - Traduzione di Bruno Mazzoni)
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È un paese ideale la patria della poetessa rumena Ana Blandiana, un luogo dove regna la felicità di un’estate che non è eterna, ma che segue i suoi ritmi fino a sconfinare nelle foglie d’autunno. Un luogo dagli scenari incantevoli la cui bellezza arriva a travolgere l’io lirico. Potrebbe esistere oppure trovarsi solo nella poesia: “La patria è qui, / fra queste pareti / a pochi metri l’una dall’altra, / e neppure in tutto lo spazio che le separa, / ma solo sul tavolo cosparso di fogli e di matite / pronte a scattare in piedi e mettersi a scrivere”; o potrebbe ancora essere utopia: “Il nostro posto / è altrove, più lontano / o magari è passato / e non l’abbiamo riconosciuto.
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DIPINTO DI HACEK YERKA
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LA FRASE DEL GIORNO
Penso che l'unica giustificazione per la poesia sia che è inevitabile. Scrivo perché scrivo. Il conquistatore dell'Everest ha dato una risposta straordinaria alla domanda sul perché ha compiuto un tale sforzo per raggiungere la vetta. Ha risposto: "Perché esiste".
ANA BLANDIANA, Adevarul, 14 dicembre 2010
Ana Blandiana, pseudonimo di Otilia Valeria Coman (Timișoara, 25 marzo 1942), poetessa romena, sostenitrice dei diritti civili in Romania. Prima della rivoluzione del 1989, famosa dissidente e sostenitrice dei diritti dell'uomo, ebbe il coraggio di contestare in numerose interviste e dichiarazioni pubbliche il dittatore Nicolae Ceaușescu.
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