CLARIBEL ALEGRÍA
ANCHE SE PER UN MOMENTO
a Bud
Ora,
mentre il fiume di ossidiana
ci riflette,
voglio parlarti d’amore,
del nostro amore,
dei vari fili
della sua trama,
dell’amore che si tocca
e che è ferita
e anche volo
e risveglio.
Senza l’amore,
il verde delle foglie
non avrebbe senso,
né il lampione della strada
che illumina l’acqua,
né l’immagine ondeggiante
della chiesa.
Il mio amore è la ciotola
dove hai lasciato una moneta,
la moneta che mi dice che esisto,
la treccia che le parole forgiano,
il vino,
il mare oltre la tavola,
le incomprensioni,
i giorni
in cui ci rendiamo conto
di non essere più uno,
che siamo irrimediabilmente
lontani.
Ieri,
dal mio esilio,
ho inventato che arrivavi.
Sono uscita al gelo,
ho spaventato pinguini,
ho spostato le stelle
appostandomi al tuo sbarco.
Volevo aiutarti a piantare bandiere,
festeggiare in ginocchio
il miracolo.
Sono rimasta qui
con i miei segnali.
Sei sorpreso dalla mia vertigine?
Parlo di questo:
del gioioso dolore
di sapere che è vero,
che all’improvviso è vero,
che non sono sola,
che siamo insieme sotto l’albero
la mano nella mano,
che ci riflette il fiume,
che adesso,
in questo istante,
in questa ora,
anche se per un momento,
tu sei con me.
(da Unica via, 1965)
.
La lontananza dell’amato si impregna nei versi della poetessa nicaraguense Claribel Alegría del “naturalismo ontologico” che caratterizza gran parte della sua poesia: gli elementi dell’ambiente naturale – il fiume, in questo caso, con i suoi riflessi, le sue sponde e i suoi lampioni – si mescolano alla condizione relativa all’essere. Due note: il Bud cui è dedicata è il giornalista Darwin J. "Bud" Flakoll, sposato da Claribel Alegría a Washington nel 1947, e la poesia è quella scelta dai loro quattro figli per la lettura durante le esequie della poetessa, nel 2018.
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LEONID AFREMOV, "CITTÀ IN RIVA AL LAGO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Che strano ospite / questo amore / più mi svuota / più mi riempie.
CLARIBEL ALEGRÍA, E questa poesia-fiume
Claribel Isabel Alegría Vides (Estelí, 12 maggio 1924 – Managua, 25 gennaio 2018), poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense considerata con la connazionale Gioconda Belli la maggiore esponente della Letteratura del Centro America. Fu candidata al Premio Nobel 2016.
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