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giovedì 30 dicembre 2021

Jeanine Baude


Scrivo con il mio corpo, cammino con il mio spirito”: questo era lo slogan cui ha approntato la sua vita la poetessa francese Jeanine Baude, scomparsa settantacinquenne il 27 dicembre. Soleva dire “Commetto il reato di scrivere”: in realtà la sua poesia è levigata, essenziale, capace di connettere l’intimo con l’esterno, di costruire il discorso parola per parola, rinchiudendo il significato per raggiungere l’infinito: “Dalla parabola al silenzio, fino ad andare alle mani. / A questa lotta tra sé e sé. // Tra dentro e fuori, chiudere ogni possibilità di vagabondare”.

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LA VITA IL SUO FERMENTO

La vita il suo fermento ha scoperto in esilio il suo torpore
il tremito dell’essere la sua vocazione ad uscire dal nulla
prendi nelle tue mani il suo progetto il suo eccesso
sbatti come una bandiera in un cielo sereno
affronti e sottolinei il fiume i suoi meandri
la sera che scende il riposo il suono limpido della notte
sotto la lampada leggi una filastrocca al bambino che si addormenta
torni sui tuoi percorsi pesanti li cancelli
incontri gli dei su una strada sterrata

(da Solo una pietra nera, 2010)

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TU, 1840, 80 ANNI

Tu, 1840, 80 anni
vecchio pittore che disegna
becco e unghie, il futuro

Io guardo indietro
il tuo sogno, quel gesto che lacera
coltello da scultore
la tavola di ciliegio

Scivolo sulla nebbia
e vedo, linee d’inchiostro nel cielo,
erbe intrecciate, armérie sulle scogliere,
discendere la tua forza magnetica
che disegna la felicità su uno sfondo di relitti

(da Hokusai Ushant, 2015)

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L’INDIRIZZO A VOCE, 1

La poesia sarebbe abbellita
o indegna

e rinchiudere la parola significa
spostare la sua infima misura
la sua menomazione

l’infinito alla sua porta

(da L’indirizzo a voce, 2003)

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è la vita. È tutto, è il bisogno forte, immenso che devasta. La poesia è la carne, l'intelletto.
JEANINE BAUDE, Littéréalité, Primavera-estate 2003




Jeanine Baude (Eyguières, 18 ottobre 1946 – Parigi, 27 dicembre 2021), poetessa, scrittrice e critica letteraria francese. Laureata in Lettere Moderne, dirigente in una impresa privata per più di venti anni, ha compiuto numerosi viaggi testimoniati nelle sue opere. Ha vinto il Premio Antonin Artaud nel 1993.


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