ANONIMO GRECO
DICONO QUELLO CHE VOGLIONO
λέγουσιν
ᾇ θέλουσιν
λεγέτωσαν
οὐ μέλι μοι
σὺ φίλι με
συνφέρι σοι
Dicono
quello che vogliono
lasciali dire,
non mi importa.
Tu amami
e ne avrai beneficio.
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Si tratta di una poesia anonima risalente al I o al II secolo dopo Cristo che veniva spesso incisa su gemme, medaglioni e cammei, sebbene vi sia anche un graffito rinvenuto a Cartagena. È un concetto già noto nel mondo antico, dall’Anacreonte di “Chi si cruccia delle critiche della gente / non avrà gran gioia dalla vita” al Catullo di “Godiamoci la vita, mia Lesbia, l’amore, / ed ogni mormorio dei vecchi più acidi / consideriamolo un soldo bucato” del Carme V. Secondo il professor Tim Withmarsh, docente a Cambridge, questo breve testo fa luce sulla storia della poesia antica, retrodatando l'emergere della poesia accentata di almeno tre secoli.
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IL GRAFFITO RINVENUTO A CARTAGENA
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LA FRASE DEL GIORNO
Ritieniti soddisfatto dell'agire bene, e lascia che gli altri parlino di te come fa loro piacere.
PITAGORA
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