BILLY COLLINS
IL PRIMO SOGNO
Il vento girovaga attorno alla casa stanotte
e mentre mi appoggio alla soglia del sonno
inizio a pensare alla prima persona che mai abbia sognato,
come dev’essere sembrata tranquilla, il mattino dopo
mentre gli altri se ne stavano attorno al fuoco
con addosso pelli di animali
parlando tra di loro solo con le vocali,
perché questo certo accadde molto prima dell’invenzione delle consonanti.
L’uomo, forse, se ne è andato da solo per sedersi
su una pietra a guardare la foschia di un lago
mentre cercava di spiegarsi cos’era successo,
come era andato da qualche parte senza andarci,
come aveva steso le braccia attorno al collo
di una belva che gli altri potevano toccare
solo dopo averla uccisa con le pietre,
come aveva sentito il suo respiro sul suo collo nudo.
D’altro canto, il primo sogno potrebbe averlo fatto
una donna, anche se si sarebbe comportata,
immagino, più o meno allo stesso modo,
allontanandosi per stare da sola vicino all’acqua,
tranne che la curva delle sue giovani spalle
e l’oscillare del suo capo chino
l’avrebbero fatta apparire terribilmente sola,
e se tu fossi stato lì, a vedere la scena,
avresti forse finito per essere la prima persona
che si sia mai innamorata della tristezza di un’altra.
(da L’arte di affogare, 1995 – Traduzione di Franco Nasi)
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Come accade per il primo fischiatore di Wendell Berry, anche in questa poesia di Billy Collins appare una prima esperienza umana, agli albori della preistoria: l’intangibile esperienza del sogno, la sensazione di avere vissuto un’altra vita, astratta e ancora inesplicabile, capitata al primo uomo – o alla prima donna.
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DIPINTO PREISTORICO DELLE GROTTE DI LASCAUX
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LA FRASE DEL GIORNO
Poi scivoleremo sotto la superficie della notte / per miglia d’acqua, inabissandoci / nel fondo buio e senza suoni / fino a quando il peso dei sogni ci spingerà ancora più a fondo, / sotto gli strati argillosi della roccia, / sotto gli strati della fame e del piacere, / fin dentro le ossa rotte della stessa terra, / dentro il midollo dell’unico posto che conosciamo.
BILLY COLLINS, L’arte di affogare
William Collins, detto Billy (New York, 22 marzo 1941), è un poeta statunitense. Dopo aver insegnato letteratura inglese al Lehman College nel Bronx per oltre 50 anni, ora è in pensione. Le sue poesie raccontano con ironia la vita dell’America borghese e suburbana.
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