GIOVANNI PASCOLI
NEL CUORE UMANO
Non ammirare, se in un cuor non basso,
cui tu rivolga a prova, un pungiglione
senti improvviso: c’è sott’ogni sasso
lo scorpïone.
Non ammirare, se in un cuor concesso
al male, senti a quando a quando un grido
buono, un palpito santo: ogni cipresso
porta il suo nido.
(da Myricae, Giusti, 1905)
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In ogni uomo convivono il bene e il male. Giovanni Pascoli si trasforma in poeta-filosofo e scruta l’animo umano alla ricerca di questa ambivalenza, e lo fa con i suoi classici esempi tratti dall’osservazione della natura: se il male è lo scorpione che si nasconde sotto i sassi, il bene è il nido vitale nel folto di un cipresso.
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FOTOGRAFIA © WALLPAPERFLARE
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LA FRASE DEL GIORNO
Come il bene potrebbe amare il male senza soffrire? Anche il male soffre amando il bene.
SIMONE WEIL, L’ombra e la grazia
Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912), poeta e accademico italiano, eccelso latinista, figura emblematica della letteratura di fine Ottocento. Nonostante la sua formazione eminentemente positivistica, è il maggiore esponente del Decadentismo.
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