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venerdì 16 luglio 2021

Parlare di me


JOÃO CABRAL DE MELO NETO

DUBBI APOCRIFI DI MARIANNE MOORE

Ho sempre evitato di parlare di me,
parlarmi. Volevo parlare di cose.
Ma nella scelta di queste cose
non ci sarà un parlare di me?

Non ci sarà in questo pudore
di parlare di me, una confessione,
un’implicita confessione
piuttosto, un’assenza di pudore?

La cosa di cui parlare
fino a dove è pura o impura?
O sempre si impone, anche impura,
a chi di lei vuole parlare?

Come sapere se sono tante le cose
di cui parlare o non parlare?
E se evitarla, o non parlare,
è il modo di parlare delle cose?

(da Agrestes, 1985)

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I poeti si mettono a nudo nelle poesie – i dubbi che il poeta brasiliano João Cabral de Melo Neto mette nella penna di Marianne Moore, celebre poetessa statunitense che scriveva per compensare la propria insufficienza emotiva, sono naturalmente anche i suoi: ma scrivere di “cose” alla fine non è scrivere anche di se stessi e di quelle emozioni delle quali non si voleva parlare?

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DISEGNO DI JOHN SOKOL

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LA FRASE DEL GIORNO
Che cos’è più preciso della precisione?
MARIANNE MOORE




JJoão_Cabraloão Cabral de Melo Neto (Recife, 9 gennaio 1920 – Rio de Janeiro, 9 ottobre 1999), poeta e diplomatico brasiliano, vincitore del Premio Camões nel 1990. Vedeva la poesia con un forte rigore estetico, priva di confessioni del poeta tra le rime: poesia non emotiva, ma cerebrale fatta di linguaggio ricercato e pensiero.


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