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martedì 18 maggio 2021

Tutto ciò che hai sognato


ASTRID TOLLEFSEN

IL SOGNO

Se ancora desideri incontrare
chi non hai mai conosciuto
puoi aspettare un’ora qui
al confine.

La sera è fredda
E la notte si fa buia.
Di qui passano tutti,
e se anche camminano
con il capo piegato,
devono alzarlo alla luce violenta
delle lanterne delle guardie di frontiera.

E quando lo sconosciuto giunge,
tu vuoi riconoscerne il volto
dalla sua stanchezza e dalla sua forza,
tu vuoi riconoscerne le mani
dal modo in cui esse si congiungono l’una nell’altra
dal modo in cui esse si modellano ad una coppa
al fine di porgerti ciò
di cui tu sei assetato.

Tu non vuoi poter gridare,
tu non vuoi poter bere,
ma soltanto sapere
che tutto ciò che hai sognato è vero.

(da L’altro sguardo - Antologia delle poetesse del ‘900, Mondadori, 1996 – Traduzione di Renzo Pavese)

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Una scena che per ambientazione ricorda L’urlo di Edvard Munch: una sera fredda, un territorio di confine, il buio che scende dopo il tramonto. La poetessa Astrid Tollefsen, norvegese come il pittore, è all’interno di questa atmosfera, in un sogno dove passa molta gente, in attesa che infine giunga lo sconosciuto che possa cambiarle la vita.

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CRISTOPHER THOMPSON, "FUMATORE"

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LA FRASE DEL GIORNO
Gli attimi segreti / ci profumano accanto / sia presto che tardi / nel giorno, / gli attimi segreti / alzano i loro visi verso noi / sia presto che tardi /nella vita.
ASTRID TOLLEFSEN, Ogni giorno è con noi




Astrid Wictoria Tollefsen (Horten, 11 dicembre 1897 – 9 ottobre 1973), poetessa norvegese. Debuttò con i suoi versi modernisti nel 1947 con la raccolta Ritratto allo specchio. Nel 1967 fu insignita del Premio della Critica Norvegese per la raccolta Eventi.


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