ALAIN BOSQUET
DAL ROMANZO ALLA POESIA
Così finisce il romanzo.
Come si deve, il personaggio
muore nell’ultimo capitolo.
Lo si può rimpiangere;
o si può parlare di una liberazione.
Qualche lettore aggiunge
delle virgole
o dei sospiri.
La trama era molto ragionevole,
e i colpi di scena calcolati.
Il libro si sofferma
sull’eroe, sulla ragione.
Si possono considerare altre avventure.
Si può dimenticare tutto.
Così comincia la poesia.
(da Domani senza di me, 1994)
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Il poeta francese Alain Bosquet ci fa ragionare sulla differenza tra narrativa e poesia. Ricordo che anni fa paragonai la prima alla pornografia (vedere) e la seconda all’erotismo (intravedere, immaginare). Ebbene, sta proprio qui la differenza, sta nel leggere dietro i versi, sta nel riempire i vuoti con la propria immaginazione, prendere altre strade che il poeta forse neppure presagiva, mentre il tracciato della narrativa è un binario segnato.
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DIPINTO DI VLADIMIR KUSH
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LA FRASE DEL GIORNO
Con la prosa mi esprimo, con la poesia mi estrapolo.
ALAIN BOSQUET
Anatole Bisk, detto Alain Bosquet (Odessa, Ucraina, 28 marzo 1919 – Parigi, 17 marzo 1998), poeta e scrittore di origini ucraine naturalizzato francese nel 1980. Combattente nella Seconda Guerra mondiale prima con l’esercito belga e poi con quello americano, prese parte alla programmazione dello sbarco alleato in Normandia.
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