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giovedì 10 settembre 2020

Un verde di giada


UMBERTO BELLINTANI

SERA DI GORGO

Ancora opache innanzi a questa
sera ed umane.
Ora sono delle anime viola
le figure d’intorno al carretto
di chi grida il bel rosso d’anguria.
E l’asino è un’ombra che sogna
e mastica biada.

Là in cielo è un verde di giada;
una rondine vi si tuffa,
esce, si perde:
è quasi ora di accendere lucerne.


(da Forse un viso tra mille, Vallecchi, 1953)

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Umberto Bellintani è poeta che sa esprimere l’armonia con la natura e con il mondo circostante in cui è fortemente radicato, il Po mantovano di Gorgo e San Benedetto. Quest’atmosfera arcadica e bucolica è fortemente caratterizzata attraverso i colori, che sbiadiscono in un crepuscolo di fine estate e disegnano un acquarello con sapienti parole evocative.

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FOTOGRAFIA © MAPLOGS

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LA FRASE DEL GIORNO
Sono un topo di campagna, sono il grillo / che nel cuore mi ricanta ogni sera / se l'ascolto dal paterno focolare.
UMBERTO BELLINTANI, Forse un viso tra mille




Umberto Bellintani (Gorgo di San Benedetto Po, 10 maggio 1914 – San Benedetto Po, 7 ottobre 1999), poeta italiano. Diplomatosi in scultura, prese parte alla Seconda guerra mondiale in Grecia e Albania, finendo prigioniero dei tedeschi dal 1943 al 1945. Esordì nel 1953 con Forse un viso tra mille, cui seguì nel 1955 E tu che mi ascolti. Dopo un lungo periodo di silenzio pubblicò nel 1998 Nella grande pianura.

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