ISABEL FRAIRE
COME UN IMMENSO PETALO DI MAGNOLIA
Come un immenso petalo di magnolia
si srotola la luce del mattino
non ci sono case né uccelli
né boschi
il mondo
si è svuotato
c’è solamente luce
(da Solo questa luce, 1969)
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Un mattino d’estate, o forse meglio di fine primavera, quando la luce di giugno pervade ogni cosa, regna cancellando prestissimo il buio della notte e si trascina fio alle tarde ombre del crepuscolo: ma nel mattino, come nota la poetessa messicana Isabel Fraire, si impossessa di tutto.
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FOTOGRAFIA © JOSEALBAFOTOS/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi. Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!
ANTONINO ANILE, Bellezza e verità delle cose
Isabel Fraire (Monterrey, 8 dicembre 1934 – Città del Messico, 5 aprile 2015), poetessa, traduttrice e critica letteraria messicana. Laureatasi alla Facoltà di Filosofia e Lettere dell’UNAM, vi insegnò in seguito Letteratura. Le sue opere indagano con tono angosciante e lacerato la condizione femminile.
L'alternasi del giorno e della notte è cosa normale.
RispondiEliminaNon lo è una grande Luce che viene ad illuminare il nostro cammino che procede nell'oscurità.
Perché non rispondi?
RispondiEliminaChiedo scusa, Gus. Ho avuto problemi con la casella di posta (ho dovuto attivare la moderazione dei commenti per evitare la spam).
RispondiElimina“Non la luce che vedono i nostri occhi, ma quella che vede il nostro cuore” per dirla con Sant’Agostino
Gli occhi sono lo specchio del cuore.
RispondiEliminaGesù in famiglia.
Giusto e Simeone, i duefigli più vecchi di Giuseppe, si sposarono e andarono a abitare a casa loro. Anche le due figlie si sposarono e si ritirarono a casa loro.
Nella casa di Giuseppe restavano Giuda e Giacomo il Minore, nonché mia madre, vergine.
Io poi rimasi con loro, proprio come se fossi uno dei suoi figli. Chiamai Maria, mia madre, e Giuseppa, mio padre...è con amore immenso che li ho seguiti, come la pupilla degli occhi.
Da "Vangeli Apocrifi" di luigi Moraldi.
Avanti di citazioni:
RispondiElimina"Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!"
Matteo, 6,22-23