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domenica 3 maggio 2020

Un’anima sola


EDNA ST. VINCENT MILLAY

NEL DORATO BACILE D’UN GRAN CANTO

Nel dorato bacile d’un gran canto
versiamo tutta la nostra passione;
si giacciano abbracciati gli altri amanti
nel riposo d’amore noi parliamo
con la lingua di tutto il mondo: il sangue
che s’agita, la lunga inerzia, i fremiti,
le calde palme supplici all’ospite che fugge,
ed un’anima sola, indifesa, ma forte.
Il desiderio solo canta al liuto;
nell’aperto sospiro, fra le ortiche
s’acquieti il menestrello, ozioso e muto
anche lui – sia l’amore alto e lontano:
tradisce il ramo più alto quel frutto
che ogni passante può trovare a terra.


(da Secondo aprile, in L’amore non è cieco, Crocetti, 2001 - Trad.di  Silvio Raffo)

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Nel 1918, la poetessa statunitense Edna St. Vincent Millay incontrò il poeta Arthur Davison Ficke, con il quale aveva corrisposto sin dalle sue prime congratulazioni per la pubblicazione di Renascence. Grazie a lui, fine autore di sonetti modernisti, Edna, che lo considerava come suo mentore, aveva affinato lo stile. In quell’anno, Ficke capitò a New York per recarsi al fronte in Francia: lui e Edna vissero un’intensa relazione amorosa condensata in soli tre giorni. Quella breve storia d’amore, quell’ideale d’amore romantico che diventa fisico, fecero nascere molte poesie, tra le quali questa: emerge l’urgenza, la necessità di amarsi, di fondere i corpi e le anime prima che il tempo svanisca.

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TAMARA DE LEMPICKA, "IDILLIO (LA PARTENZA)"

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LA FRASE DEL GIORNO
Io so a che assomiglia il mio cuore / dacché hai smesso di amarmi: / come uno scoglio cavo / cinge un piccolo stagno / che gli lasciò la marea, / un piccolo tiepido stagno / che dai margini al centro si prosciuga.
EDNA ST. VINCENT MILLAY, Secondo aprile




Edna St. Vincent Millay (Rockland, Maine, 22 febbraio 1892 – Austerlitz, New York, 19 ottobre 1950), poetessa e attivista femminista statunitense. Fu insignita del Premio Pulitzer per la Poesia nel 1923. Il poeta Richard Wilbur scrisse di lei che “ha scritto alcuni dei più bei sonetti del secolo”.


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