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venerdì 1 maggio 2020

Poesie per maggio VI


Maggio è il trionfo della primavera, il mese delle foglie verdi e del rigoglio, dei matrimoni e delle gite – no, non quest’anno, con la reclusione da Covid-19 che forse si allenterà nel corso delle settimane e si trasformerà lentamente e finalmente in “Fase 2”. Ma possiamo assaporare comunque il dolcissimo tepore di maggio, il suo profumo di rosa, come cantato da Diego Valeri e Pierluigi Cappello.
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FOTOGRAFIA © FTD
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DIEGO VALERI

MAGGIO, ETERNO AMOR DEL MONDO

Maggio, eterno amor del mondo,
per guardarti, per goderti
si vorrebbe trattenerti
arrestando il giro tondo.
Lascia almeno che odoriamo
le tue rose inebrianti,
benedici tutti quanti
con quel tuo fiorito ramo!

(da Il girotondo dei dodici fratelli, in Il campanellino, 1928)

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PIERLUIGI CAPPELLO

QUANDO SI È SCARSI DI RAGIONE O SENNO

Quando si è scarsi di ragione o senno
càpita che si scambino
fischi per fiaschi
- fa’ che càpiti –
nei sereni di maggio
di’ pure che un usignolo più un usignolo
sommato a un altro usignolo
è una manciata di spiccioli d’oro
gettata nell’aria chissà da chi
chissà per chi
magari fra i tanti per te
quando sei solo.


(da Azzurro elementare, Rizzoli, 2013)

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LA FRASE DEL GIORNO
Maggio, di primo mattino /  la mente gira su stessa come / un bel prisma un bel cristallo un poco / stordito dalla luce.
BARTOLO CATTAFI, L’osso, l’anima




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


CappelloPierluigi Cappello (Gemona del Friuli, 8 agosto 1967 – Cassacco, 1º ottobre 2017), poeta italiano. La sua vita è stata gravemente segnata da un incidente stradale occorsogli quando aveva sedici anni: dallo schianto della sua moto contro la roccia uscì con il midollo spinale reciso e una perenne immobilità. Ha scritto numerose opere, anche in lingua friulana.


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