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domenica 31 maggio 2020

Centenario di Giuliano Gramigna


Il 31 maggio del 1920 nasceva a Bologna Giuliano Gramigna. Laureatosi in Giurisprudenza a Milano, divenne giornalista, lavorando per Il Tempo, Settimo Giorno e Il Corriere d’Informazione prima di approdare definitivamente al Corriere della Sera, di cui fu redattore di punta nelle pagine culturali. Al suo attivo numerosi romanzi e quattordici raccolte di poesia, passate dall’Ermetismo alla Neoavanguardia attraverso un complicato intreccio di rimandi intellettuali e citazioni, di radici evocate e di psicanalisi freudiana e lacaniana, di semiologia e strutturalismo. Sullo sfondo, molto spesso, Milano assurge a protagonista, tanto che di lui Giovanni Raboni scrisse di: “una lombardità elettiva e, in un certo senso, intergenerazionale“, accostandolo a Vittorio Sereni, Luciano Erba, Giorgio Orelli e Antonio Porta. E a Milano Gramigna morì nel 2006.

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PICCOLO POEMA PER I TRAM (E I BUS) DI MILANO

In un abbaglio di meteora,
come il carro di Elia,
si sferra un tram dal niente –
fulgido (mai ci saliremo).
Una mano gentile e dura torce
dentro: ” Ma non volevi
vivere su questa terra?”

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SULLA PORTA DI CASA

Cupole d’azzurro saccheggiate
da strie di nuvole candide
o “un biplano fra sfatta nuvolaglia”-
lui lo scrisse una volta
e noi lo saccheggiammo.
Che altro ci resta da saccheggiare?
Non la sua nitidezza cinese
tanto meno il vuoto che rilega
tre cento mille cieli
dal Mlunzèl alla Funivia.
Sono morti, o stanno, quelli
che sapevano decrittare i nomi.
Bella langue pacificante
lingua di felicità.

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La porta di casa fa resistenza
a rinchiudersi alle mie spalle
quasi non volesse
mettermi fuori.
Ma io confondo continuamente
il dentro e il fuori. Non riesco
più a decifrare
le letterine dell’inconscio.


(da Quello che resta, Mondadori, 2003)

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LA FRASE DEL GIORNO
Si può scommettere che nessuno di noi celebratori si è fermato un momento a pensare che cosa voglia dire avere cent’anni; anzi che cosa assolutamente non voglia dire avere cent’anni.
GIULIANO GRAMIGNA, Viaggio al termine del Novecento




Giuliano Gramigna (Bologna, 31 maggio 1920 – Milano, 15 aprile 2006), poeta, scrittore e critico letterario. La sua poesia, passata dallErmetismo alla Neoavanguardia, incrociò l’eticità civile della ‘linea lombarda’ con una visione sperimentale nutrita di cultura psicanalitica, strutturalismo e semiologia.


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