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domenica 10 novembre 2019

Perché siamo il mare


CLARIBEL ALEGRÍA

LA VOCE DEL RUSCELLO

Torno verso il mare
è lì che nacqui
mi accolse una roccia
quando saltai sulla terra.
Scendo piano
mi trattengo nel muschio
tra i fiori selvatici
scendo a cercare il fiume
che mi riporti al mare.
Il mio vicino
il torrente
non sa che io esisto
brama
salta
riempie canali
scoppia
anche lui cerca il fiume
dissolversi nel fiume
che mi riporti al mare
perché il mare ci aspetta
perché il mare è la culla
perché siamo il mare.


(da Voci, Samuele Editore, 2015 – Traduzione di Zingonia Zingone)

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Parla il ruscello in questa poesia di Claribel Alegría, ma è la voce della stessa poetessa, giunta ormai novantenne al tramontare dei suoi giorni, a descrivere la vita, a rappresentare quest’ansia di mare che resta ancestrale negli esseri umani: da lì veniamo, lì torneremo.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Poesia – Inconfondibile / è la voce / che mi insegue / che non si scolla da me / che tesse insonnie.
CLARIBEL ALEGRÍA, Voci




Claribel Isabel Alegría Vides (Estelí, 12 maggio 1924 – Managua, 25 gennaio 2018), poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense considerata con la connazionale Gioconda Belli la maggiore esponente della Letteratura del Centro America.


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