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domenica 24 novembre 2019

La voce che mi insegue


CLARIBEL ALEGRÍA

POESIA

A Juan Ramón Jiménez

Inconfondibile
è la voce
che mi insegue
che non si scolla da me
che tesse insonnie.
Come la pioggia
cade
come il vento
solo questa voce ascolto
mi possiede
lascia cadere avanzi di pane
e fugge via.


(da Voci, Samuele Editore, 2015 - Traduzione di Zingonia Zingone)

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“Il profeta, come il poeta, si ritrova tra le mani e sulle labbra un messaggio sconvolgente con il quale deve convivere e che non può tacere a chi gli è compagno in umanità. E al poeta, come al profeta, è richiesto un atto di obbedienza e di sottomissione affinché la sua parola divenga energia creatrice, linguaggio promotore di storia” scriveva Enzo Bianchi su Avvenire del 13 aprile 2008. È quella stessa voce profetica che detta e insinua, che fa balenare la luce nel buio, a inseguire la vita della poetessa nicaraguense Claribel Alegría.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Mi succede qualcosa e mi chiedo “perché?”, e cerco risposte che posso trovare solo attraverso la scrittura e soprattutto attraverso la poesia, che è trasparente.
CLARIBEL ALEGRÍA, Blog del Goethe Institut, 16 luglio 2014




Claribel Isabel Alegría Vides (Estelí, 12 maggio 1924 – Managua, 25 gennaio 2018), poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense considerata con la connazionale Gioconda Belli la maggiore esponente della Letteratura del Centro America.


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