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venerdì 16 agosto 2019

La scuola che marinavo


EDGAR LEE MASTERS

JOHNNIE SAYRE

Babbo, non potrai mai sapere
quanta angoscia mi strinse il cuore,
per la mia disubbidienza, quando sentii
la ruota spietata della locomotiva
mordermi nella carne viva della gamba.
Mentre mi portavano dalla vedova Morris
vidi ancora nella valle la scuola
che marinavo per salire di nascosto sui treni.
Pregai di vivere finché potessi chiederti perdono
e poi le tue lacrime, le tue rotte parole di conforto!
Dal sollievo di quell’ora mi venne felicità infinita.
Tu fosti saggio a far scolpire per me:
“Strappato al male a venire”.

(da Antologia da Spoon River, 1915)

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Un ragazzo finito sotto un treno la mattina in cui ha marinato la scuola: il poeta statunitense Edgar Lee Masters nella sua Antologia di Spoon River ce lo presenta mentre scambia le sue ultime parole con il padre. La fine, seppure tragica, lo ha liberato dai mali che avrebbe avuto se fosse vissuto: è l’unica consolazione per quel povero padre.

Da questa poesia nel 1971 il gruppo rock progressivo dei Delirium, trasse una omonima canzone inserita nell'album Dolce acqua.

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JOHN ROSS, "JOHNNIE SAYRE"

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LA FRASE DEL GIORNO
La terra emana una vibrazione / là nel tuo cuore, e quello sei tu.
EDGAR LEE MASTERS, Antologia di Spoon River





Edgar Lee Masters (Garnett, Kansas, 23 agosto 1868 – Melrose Park, Pennsylvania, 5 marzo 1950), poeta, scrittore e avvocato statunitense, noto soprattutto come autore dell'Antologia di Spoon River, raccolta poetica di immaginarie epigrafi tombali del cimitero dell’altrettanto immaginaria città di Spoon River.


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