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martedì 13 agosto 2019

In ogni stilla


PATRIZIA VALDUGA

TUTTI I MIEI FALSI AMORI

Tutti i miei falsi amori e falsi affanni
mi hanno portata a questa verità.
Ho cinque dieci trenta cinquant'anni:
è un'assemblea di tutte le mie età.
Cara ferocia, crudeltà magnanima:
nel sangue, in ogni stilla stride l'anima.

(da Poesie erotiche, 2018)

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Patrizia Valduga, poetessa veneta, come citato nella presentazione di Poesie erotiche, scrisse che “la poesia è come l’amore, è nostalgia d’indivisibile: entrambi si prefiggono un po’ di perdita di coscienza, un qualche smantellamento di quell’equilibrio infelice che è la nostra identità. Hanno entrambe una funzione erogena e quindi ansiolitica”. Questi versi sono una sorta di presa di coscienza di quell’equilibrio infelice, una riflessione sugli amori perduti o illusori che però ancora lavorano nell’anima: “Scena muta di sogno, ombra di mondo, / un niente di due tutti e di due vite, / piccola eternità, e ore infinite, / pienissima di me, viva di un cuore / che mi sgocciola via senza rumore, / in me ringorgo sotto il mio dolore”.

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DIPINTO DI JACK VETTRIANO

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LA FRASE DEL GIORNO
L’amore è in ciò che manca, è l’io che manca.
PATRIZIA VALDUGA, Lezione d’amore




Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 20 maggio 1953), poetessa e traduttrice italiana, compagna per ventitré anni del poeta Giovanni Raboni. Ha fondato nel 1988 la rivista mensile Poesia che ha anche diretto per un anno. Nelle sue poesie ripristina in forma rigorosa tutti i generi metrici tradizionali, dal sonetto all'ottava, dalle terzine dantesche alle stanze di ballata.


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