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mercoledì 5 giugno 2019

Ennio De Santis



È scomparso domenica 2 giugno Ennio De Santis, pittore e poeta della Tuscia. Nato a  Piansano, in provincia di Viterbo, nel 1937, sin da bambino fu pastore di greggi. Nel 1983 si trasferì a Tuscania e sei anni dopo vendette il suo gregge. Fu allora che si dedicò interamente alla pittura e alla poesia, scoperte negli Anni '70. Di lui Desmond O'Grady dice: "La sua è una voce lirica, vera, direttamente ispirata, che risponde in modo naturale all’esperienza, e non è affetta dagli atteggiamenti convenzionali delle emozioni. È una poesia che sgorga naturalmente, e già perfettamente formata dalla sua propria cultura naturale che non si può definire. Con questa poesia ci si nasce". Una poesia pura, bucolica e georgica, dettata dall'emozione stessa della natura, prorompente protagonista anche delle sue opere pittoriche.

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UN DIPINTO DI ENNIO DE SANTIS

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LE ULTIME LUCI

Tramontato è il sole, e la luna
dai tuoi capelli eclissata
sfrangia le ultime luci
che discendono in acqua.

Dovrò chiudere gli occhi
per non guardare spogliarsi
svolgersi a corolla
impolverarsi d'azzurro
l'anima mia, dentro i tuoi
che hanno suoni d'aurore
ultraterrene.

Mi pento
d'essere cresciuto.


(da In un cardo spolpato, Crocetti, 1989)

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SUL FILO

Siamo come due pesi
agli estremi d'un filo
sul filo
d'una lama di ghiaccio.
Ci guardiamo a traverso
d'un taglio di gelo.

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L'ALLODOLA

All'alba
già il falco
conosce la sua preda:
l'allodola
canta su in alto
dentro un raggio di sole


(da In un cavo di terra, Edizioni Terni, 1977)

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LA FRASE DEL GIORNO
Non suoni, / non canti all’orecchio./  Io non ho conoscenza / Io non conosco lingua. / Non so neanche se grido. /  Ma tu, silenzio, / lo so che mi ascolti.
ENNIO DE SANTIS




Ennio De Santis (Piansano, 1937 – 2 giugno 2019), pittore e poeta. Fu pastore di greggi sin da bambino fino al 1989. A partire dagli Anni ‘70 si dedicò alla pittura e alla poesia con uno stile naturale, georgico e bucolico.


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