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martedì 28 maggio 2019

E si fa tardi


CARLOS EDMUNDO DE ORY

DENISE

Quando metto le mani di metallo
le mie mani ruvide e sgraziate
nei tuoi folti capelli dove inizia
il tuo corpo che respira amore.

Quando le dita ti toccano tutta
per quanto sei alta dai piedi alla testa
senza che mi tremi il polso, amo l’opera
magnifica del tuo essere carnale.

E allora il tuo sguardo di quiete mi
lambisce e mi vince, pieno d’acqua,
e il tuo silenzio di donna mi brucia.

D’improvviso mi muovo e trasfiguro
il mio tocco scende sulla sottana
e ti spoglio e ti amo e si fa tardi.


(da I sonetti, 1963)

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Carlos Edmundo de Ory, poeta spagnolo originale e trasgressivo, visionario e sperimentale, dedicò numerose poesie alla sua prima moglie, Denise Brenilh: questo sonetto mescola la dolcezza dell’eros alla meraviglia dell’amore.

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OLGA BELIAEVA, “MOON LOVERS”

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LA FRASE DEL GIORNO
Nessun amore si inventa, come nessun dolore.
CARLOS EDMUNDO DE ORY, Aeroliti




Carlos Edmundo de Ory (Cadice, España, 27 aprile 1923 - Thézy-Glimont, Francia, 11 novembre 2010​), poeta, saggista, epigrammista e aforista spagnolo, esponente del postismo, sintesi delle avanguardie del ‘900. Figlio del poeta modernista Eduardo de Ory, dopo aver viaggiato per l’Europa si stabilì ad Amiens come bibliotecario della Maison de la Culture.


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