ÓSCAR HAHN
ALL’UNA LA MIA FORTUNA ALLE DUE IL TUO OROLOGIO
Sono stato tutta notte davanti alla tua porta
aspettando che uscissero i tuoi sogni
All’una uscì una galleria di specchi
Alle due uscì un letto pieno d’acqua
Ale tre uscì un hotel in fiamme
Alle quattro uscimmo io e te facendo l’amore
Alle cinque uscì un uomo con la pistola
Alle sei si udì uno sparò e ti svegliasti
Alle sette uscisti di corsa da casa tua
Alle otto ci incontrammo all’Hotel Valdivia
Alle nove ci moltiplicammo negli specchi
Alle dieci ci sdraiammo sul letto ad acqua
Alle undici facemmo l’amore fino allo sterminio
Adesso è mezzogiorno
e ho tra le mie braccia il corpo di tutti i miei crimini.
(da Mal d’amore, 1981)
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Mal d’amore è la raccolta in cui il poeta cileno Óscar Hahn lotta con “la bella nemica”, la protagonista di una storia finita, e intreccia Eros e Tanathos, amore e morte nelle trame delle poesie che la compongono. Gli amanti partecipano a questa forma straziante di violenza, ne sono protagonisti, carnefici e vittime nel susseguirsi degli eventi.
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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
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LA FRASE DEL GIORNO
Non essere vanitosa, amore mio / perché ad essere sincero / la tua bellezza non è dell'altro mondo / Ma nemmeno di questo.
ÓSCAR HAHN, Mal d’amore
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