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sabato 12 gennaio 2019

I gerani


BARTOLO CATTAFI

I GERANI ASSIEPATI

I gerani assiepati
a mille folgorati;
l’acquaverde rappresa
come una serpe amara;
e tu di carne chiara
ma con un cuore abbrunato
a cavallo del muro accaldato.

(da Le mosche del meriggio, Mondadori, 1958)

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L’occhio del poeta siciliano Bartolo Cattafi è qui come una macchina da presa: lentamente si sposta, zooma, fino a mettere a fuoco improvvisamente l’immagine, che si oggettiva in tutta la sua transitorietà. E così la poesia fissa un momento infinitesimo nel tempo, pochi secondi in cui la bellezza dell’emozione appare nella sua provvisorietà.

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Gerani

FREDERICK CHILDE HASSAM, “RACCOGLIENDO I FIORI”

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LA FRASE DEL GIORNO
Tutto quello che passa / per le tue mani / ha una dolce impronta / un senso giusto.
BARTOLO CATTAFI




Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979),  poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.


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