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domenica 21 ottobre 2018

Il pane


EINE JOUTSIJOKI

HO SFORNATO PER TE IL PANE

Ho sfornato per te il pane
affinché sapessi di essere a casa.

Da dove eri giunto allora
dal paese delle magnolie, dalle steppe
sotto i cedri,
ora sei qui
al riparo dei pini del nord.

Ho sfornato per te il pane
dal grano di questa terra
affinché sapessi di essere a casa.

(da Poesia, 307 - Settembre 2015 - Traduzione di Antonio Parente )

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Nel XVII canto del Paradiso, l’antenato Cacciaguida profetizza a Dante l’esilio: “Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale”. Sa di sale perché diverso dal classico pane sciapo toscano, ma sa anche di un altro sale, quello della lontananza da casa. Così, la poetessa finlandese Eine Joutsijoki, accoglie chi torna da un lungo viaggio con il pane: lì, tra i pini del nord, si espande quella fragranza che sa subito di casa.

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Pane

FOTOGRAFIA © VINTAGE AND MAIN

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LA FRASE DEL GIORNO
Provincia, campagna, gioia di vivere ed elasticità intrinseca: nel pane c'è tutto questo, oggi come allora. Ecco perché il pane è il mezzo privilegiato grazie al quale perderci in noi stessi, alla ricerca di noi stessi.
MURIEL BARBERY, Estasi culinarie




joutsijokiEine Joutsijoki (Keuruu), poetessa finlandese della Carelia, scrittrice e direttrice del Keuruu Talkooteatter, scrive per il quotidiano Suur-Keuruu. Sue liriche sono apparse in italiano sul numero 307 di Poesia, edito da Crocetti.


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