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sabato 21 aprile 2018

La donna amata


VINÍCIUS DE MORAES

LA BRUSCA POESIA DELLA DONNA AMATA

Rio de Janeiro , 1938

Lontano dai pescatori i fiumi infiniti muoiono lentamente di sete…
Li hanno visti camminare di notte per amore — oh, la donna amata è come una sorgente!

La donna amata è come il pensiero di un filosofo che soffre
La donna amata è come il lago che dorme sulla collina sperduta
Ma chi è questa misteriosa che arde nel petto come una candela?
Lei che ha occhi, labbra e dita nella sua forma inesistente?

Per il grano che nasce nei campi assolati la terra amorosa ha innalzato il volto pallido dei gigli
E i contadini si sono mutati in principi dalle mani affusolate e dai visi trasfigurati…

Oh, la donna amata è come l’onda solitaria che corre lontano dalle spiagge
Depositata sul fondo ci sarà la stella, e altro ancora.

(da Nuove poesie, 1938)

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Vinícius de Moraes, poeta e cantante brasiliano, inseguì la “donna” per tutta la vita – non a caso si sposò ben nove volte! Questa donna amata è un po’ come quella di Paul Éluard, una donna che è intermediaria tra il poeta e la poesia ma soprattutto natura, è il mondo stesso che si manifesta, il centro esatto dell’universo.

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ILLUSTRAZIONE DI FERNANDO VICENTE

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LA FRASE DEL GIORNO
La donna amata è quella che indica la notte e dal cui petto sorge l’alba.
VINÍCIUS DE MORAES




Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – 9 luglio 1980), poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano. Di famiglia facoltosa, fu addetto d’ambasciata a Los Angeles e Parigi. Nel 1958 diede il via alla bossanova con i testi scritti con Jobim di Canção do amor demais, album di Elizeth Cardoso. Si sposò nove volte.


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