KIKÍ DIMULÀ
LA PIETRA PERIFRASTICA
Parla
Di' qualcosa, una qualsiasi.
Soltanto non stare come un’assenza d’acciaio
Scegli una parola almeno,
che possa legarti più forte con l’indefinito.
Di' “ingiustamente” “albero” “nudo”
Di' “vedremo”
«imponderabile»,
«peso».
Esistono così tante parole che sognano una veloce, libera, vita con la tua voce
Parla
Abbiamo così tanto mare davanti a noi
Dove noi finiamo inizia il mare
Di' qualcosa
Di' «onda», che non sta arretra
Di' «barca», che affonda se troppo la riempi con periodi
Di' «attimo»,
che urla aiuto affogo,
non lo salvare,
Di', «non ho sentito»
Parla
Le parole hanno inimicizie,
hanno antagonismi
se una ti imprigiona,
l’altra ti libera.
Tira a sorte una parola dalla notte.
La notte intera a sorte
Non dire «intera»,
Di' «minima»,
che ti permette di fuggire.
Minima
sensazione,
tristezza
intera
di mia proprietà
Intera notte
Parla
Di' «astro», che si spegne
Non diminuisce il silenzio con una parola…
Di' «pietra»,
che è parola irriducibile
Così, almeno
che io possa mettere un titolo
a questa passeggiata lungomare.
(da Un po’ di mondo, 1971)
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Una poesia sulla forza e il significato delle parole: la poetessa greca Kikí Dimulà gioca con il lettore portandolo a spasso , indicando le cose per mezzo di parole che cercano di circoscrivere l’indefinito. E dopo onde, barche e astri, la soluzione di quello che sembra essere un indovinello arriva proprio nell’ultima riga: non si trattava che di una passeggiata lungo il mare.
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MELANIE McDONALD, “PASSEGGIATA SULLA SPIAGGIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo sentito, le parole l’hanno sentito prima.
KIKÍ DIMULÀ
Kikí DImulà (Atene, 19 giugno 1931), poetessa greca. Impiegata a lungo presso il Banco di Grecia, fu ammessa all’Accademia di Atene nel 2002. La sua poesia tratta l’assenza, la perdita, la società, la solitudine e il tempo con la personalizzazione di concetti astratti e l’uso insolito di parole comuni, spesso con un velo di amara ironia.
Lotta contro il vuoto del silenzio giocando con la pienezza delle parole! E anche il suo nome sembra un gioco....il segreto di non prendersi sul serio che salva il mondo.
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