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mercoledì 7 febbraio 2018

Abitare chi siamo


RAFFAELA FAZIO

VIVIAMO

Viviamo
e vogliamo narrarci.
Ma si sfa ogni racconto
nel dirsi:
non c’è filo, né trama.

Solo esiste
uno stare nel mondo
(sia sul fondo
Che sul pelo dell’acqua).

Solo questo ci basti
e ci prema:
abitare chi siamo.

(da L’ultimo quarto del giorno, La vita felice, Milano, 2018)

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L’ultimo quarto del giorno, scrive Raffaela Fazio nella nota guida del libro, è quella in cui Dio nella tradizione ebraica, dopo aver studiato la Torah, amministrato la giustizia e dato da mangiare ai viventi, “gioca nel mare con il Leviatan, come sta scritto nel Salmo 104,26: «Tu hai fatto il mare e il Leviatan per giocare con lui»”. E questo tempo, questo gioco, questo ultimo quarto del giorno cos’è per noi? Lo scrivere poesia? Il tempo in cui riflettere, meditare, passeggiare nei campi? Il tempo che dedichiamo ai nostri figli, ai nostri affetti, ai nostri amici? In fondo la risposta la dà la stessa autrice: è il tempo in cui “Abitare chi siamo”. Come scrive Raffaela Fazio su La poesia e lo spirito: “La forza del gioco consiste proprio nel domare la potenza distruttrice del mondo e della psiche, snudandone il lato sorprendente, come chi svela, ad ogni colpo di coda del Leviatan, la leggerezza degli abissi”.

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

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LA FRASE DEL GIORNO
A me basta il cammino / di ronda / nell’incerta ragione / del suo divenire. // Lui, il Tempo / io, suo confine.
RAFFAELA FAZIO, L’ultimo quarto del giorno




FazioRaffaela Fazio (Arezzo, 1971), laureata in lingue e politiche europee e specializzata in interpretariato, ha pubblicato “Corolle”, “Per ogni cosa incompiuta”, “A un filo più lento”, “Ogni onda è il mare. Rime da regalare”, “A garante il mistero” , “La boîte”, “L’arte di cadere”, “Ti slegherai le trecce”.


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