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mercoledì 17 gennaio 2018

Otto ore al giorno


MICHAEL O’LOUGHLIN

UN POETA LETTONE SCRIVE UN’ODE AL CAPITALISMO

Era davvero molto bello per Pablo Neruda,
Majakovskij e quei compagni
scrivere le Odi al Lavoro: avevano
operai siderurgici stakanovisti,
conducenti di rossi trattori che spezzavano il suolo vergine.
Ma io? Come posso elogiare
l’operatore di call center,
il barista dell’hotel di lusso,
l’agente immobiliare che affitta camere agli slovacchi?

Siedo qui otto ore al giorno con la divisa blu
al registratore di cassa del Tesco
cercando di trovare un nome
per quello che faccio davvero.
I miei colleghi si chiamano Mariska o Mujumaad
non so dove vivono
non so cosa mangiano.

La sola cosa che so è che siamo sacerdoti dell’infima casta
nella chiesa più grande che la storia abbia mai visto.
La gente viene fino all’altare,
posiamo le mani sui frutti della terra
e li restituiamo benedetti, santificati, pagati
alle persone che li hanno creati.

No, non voglio scrivere un’ode alla gente come me.
Comunque, c’è una festa in un appartamento a Baggot Street
e il ragazzo brasiliano ha un po’ di roba davvero buona.

(da Poesie 1980-2015, 2017)

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Non c’è naturalmente nessun poeta lettone: Mikelis Norgelis, il presunto autore di questa e di altre sette poesie è lo scrittore irlandese Michael O’Loughlin, che ha inventato questo personaggio immaginario per osservare con uno sguardo esterno la situazione sociale del suo paese. Con questo escamotage, può raccontare l’Irlanda dal basso, dalla categoria più umile, quella dei cassieri lettoni, dei lavapiatti polacchi, dei camerieri cinesi: “È strano pensare che tutti noi / - i polacchi, i cinesi e io – / eravamo una volta bambini con camicie bianche immacolate / con fazzoletti rossi intorno al collo / e cantavamo canzoni di Speranza e Progresso / senza sapere che eravamo la Bestia / che qui hanno temuto così tanto / che abbiamo quasi bloccato la luce. // Ma la Bestia è morta e /   siamo strisciati come vermi / dalla sua pelle fredda”.

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Tesco

FOTOGRAFIA © IRISH TIMES

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LA FRASE DEL GIORNO
Percependo che i frammenti sono la nostra unica totalità / Intaglio con cura i loro bordi frantumati.
MICHAEL O’LOUGHLIN




O'LoughlinMichael O’Loughlin (Dublino, 1958), poeta irlandese, ha vissuto a lungo a Barcellona e Amsterdam prima di ritornare in patria nel 2002. Traduttore dall’olandese, si è dedicato anche alla sceneggiatura e alla narrativa, con “The Inside Story”, opera del 1989.


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