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venerdì 6 ottobre 2017

Insegne dell’autunno


GIUSEPPE CONTE

LA VITE DEL CANADA

Nel giardino di sempreverdi, tu sola porti
le accese, crollanti insegne dell'autunno
al cielo: sei rossa come il sole dei tramonti
ed è veloce il tuo sfacelo.

Risali i cipressi, ti aggrappi alle spalliere
d'edera, abbracci il giovane ulivo:
loro non cambiano, non cadono, sei
tu condannata: resterà vivo

il giardino senza di te: i tuoi acini
scuri, secchi, impolverati
non giungeranno mai alla gioia del vino.
Così accadrà anche di noi.

Rimarrà tutto come prima
quando noi sanguinando ce ne andremo
e anche sognare - allora lo sapremo
che non vale , che è vano - vite del

Canada.

(da Le stagioni, BUR, 1988)

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Il rosso vivo della vite del Canada (Ampelopsis brevipedunculata) così come la simile vite americana (Parthenocissus quinquefolia) tinge i giardini autunnali e le pareti e i pali su cui queste piante giunte dal Nordamerica amano arrampicarsi. Quel rosso è la bellezza, è la poesia della stagione ed è effimero, destinato a non durare: proprio per quello è prezioso, un po’ come le nostre vite, dice il poeta ligure Giuseppe Conte.

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Vite

FOTOGRAFIA © TAPPANCS/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
Voglio un autunno rosso come l’amore, giallo come il sole ancora caldo nel cielo, arancione come i tramonti accesi al finire del giorno, porpora come i granelli d’uva da sgranocchiare
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STEPHEN LITTLEWORD, Piccole cose




Giuseppe Conte (Porto Maurizio, Imperia 15 novembre 1945), scrittore, poeta e traduttore italiano. Insegnante di filosofia e collaboratore di numerose riviste. Si è interessato, come studioso, ai procedimenti metaforici. La sua ispirazione poetica si affida al mito, dall’universo classico a quello druidico, da quello azteco a quello orientale.


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