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sabato 14 ottobre 2017

Il tuo nome assente


KIKÍ DIMULÀ

COSA PROVOCA UNA DISCUSSIONE E UN AUTUNNO

Ti liberò dal passato
una discussione davvero irrilevante
sul vento e l’avarizia.
Giorni fa qualcuno parlava
di uomini, di come farsi una vita,
di versi, di Afriche,
e di tifoni.
E là in mezzo, da qualche parte
cadde il tuo nome assente
- da anni in balia dell’oblio -
nell’attimo incustodito.
Cadde, e scegliendo
la più ripida tra tutte le strade
- quella del ricordo - rotolò giù
da Afriche, piantagioni,
da soverchianti soli,
e contro la tua volontà, ti portò,
minuziosamente bello
e meticolosamente immutato
veramente insidioso.
Ti portò davanti al complice autunno
che istiga un Giudizio Universale
nei sogni smarriti.

(da L’adolescenza dell’oblio, Crocetti, 2002 - Traduzione di Paola Maria Minucci)

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Un nome quasi dimenticato, abbandonato alle sabbie mobili dell’oblio, che riemerge così, all’improvviso,in una discussione e scatena una ridda di emozioni e di ricordi – a chi non è mai capitato? È quello che ricapitola in questi versi la poetessa greca Kikí Dimulà.

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Biermann

SANDRA BIERMANN, “CONVERSAZIONE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Chiamo la cenere / con il suo nome in codice: Tutto.
KIKÍ DIMULÀ, L’adolescenza dell’oblio




Vasiliki “Kikí” Dimulà nata Radou (Atene, 19 giugno 1931), poetessa greca. Impiegata a lungo presso il Banco di Grecia, fu ammessa all’Accademia di Atene nel 2002. La sua poesia tratta l’assenza, la perdita, la società, la solitudine e il tempo con la personalizzazione di concetti astratti e l’uso insolito di parole comuni, spesso con un velo di amara ironia.

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