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domenica 17 settembre 2017

In undici sillabe uniti


JÜRGEN THEOBALDY

FLESSUOSI

Se siamo seri, Catullo, i versi durano a lungo,
ancor dopo che le donne se ne sono andate.
Anche di te non resta che la tua voce
che parla di lei, dell’amata.
Entrambi in undici sillabe uniti:
la tua voce, lei, l’eco del suo corpo
È lei, Lesbia, snella come i versi
fatti su di lei e in cui avanza flessuosa e
sollevata, è lei che bellezza ancora trasmette.

(da Giro d’estate, 1983 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)

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Il poeta tedesco Jürgen Theobaldy con il caratteristico linguaggio impoetico intreccia la sua storia d’amore finita con il ricordo di un’altra complicata relazione amorosa, quella tra Catullo e Lesbia: c’è quasi un’immedesimazione, un reincarnarsi nel poeta moderno di quello classico, trattato come un confidente, quasi un alter ego, capace di provare le medesime emozioni.

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LAWRENCE ALMA TADEMA, “CATULLO LEGGE LE SUE POESIE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Un amore che se ne va è una dimostrazione filosofica così ricca che trasforma un parrucchiere in un emulo di Socrate.
EMIL CIORAN, Sillogismi dell’amarezza




Jürgen Theobaldy (Strasburgo, 4 marzo 1944), poeta e scrittore tedesco. Noto come una figura chiave della cosiddetta "nuova soggettività" corrente nella poesia tedesca della fine del XX secolo, concentrata sull'esperienza privata quotidiana, in seguito iniziò a sperimentare forme più rigorose e tradizionali. 


 

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