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sabato 4 febbraio 2017

D’un giallo squillante

 

UMBERTO PIERSANTI

IL FAVAGELLO

Il favagello
è d’un giallo squillante, nessun fiore
l’uguaglia anche se prendi l’anno intero
copre a febbraio i greppi
verdissima è la foglia
umida sempre un poco e immacolata
quando la neve cade che ritarda
il favagello resta sotto intatto
se sta sotto la neve tre giorni sani
e viene una ragazza che lo coglie
dinnanzi alla specchiera, in un bicchiere
col gambo dentro l'acqua poi lo mette
sale nel vetro l’uomo, sale le scale
bussa alla porta
e aspetta se lei apre

(da I luoghi persi, Torino, Einaudi, 1999)

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Il favagello è un piccolo ranuncolo selvatico che predilige le zone umide e ombrose ed è tra i primi a fiorire: Umberto Piersanti, poeta attento alla natura e alle sue emozioni, lo eleva a simbolo di speranza della bella stagione che diventa anche speranza d’amore nelle mani della ragazza che lo coglie e ne pone un mazzetto in un bicchiere.

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FOTOGRAFIA © ENRICO BLASUTTO -Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

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LA FRASE DEL GIORNO
Nei variopinti disegni dei fiori, come in segrete scritte a geroglifico, l'immutabile vive
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ERNST JÜNGER, Sulle scogliere di marmo


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Umberto Piersanti (Urbino, 26 febbraio 1941), poeta italiano. Docente di Sociologia ad Urbino, ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui La breve stagione (1967), I luoghi persi (1994), L’albero delle nebbie (2008), ed è anche autore di romanzi e opere di critica.


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