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mercoledì 25 gennaio 2017

Paesaggi interiori

 

DARIA MENICANTI

PONTE COPERTO

Dal ponte che s’incurva con l’obliqua
grazia di un tempo sotto il baldacchino
di legno di mattoni d’arenaria
– odore d’ombra, di fresco salnitro –
inquilina di un labile racconto
sospesa tra due vite
mi affaccio saggia ormai, non ignara.
La nebbia ancora arrotola fumate
di segnali inspiegabili, dal bruno
fruscìo del fiume si alza a creste, a ricci
con tenere perplessità.
Quest’amabile nebbia. Che copriva
di sé il più amore di tutti gli amori
indietro mi risucchia a paesaggi
interiori
dolcissimi e feroci.

Pavia, settembre 1964

(da Un nero d’ombra, 1969)

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Il ponte coperto è uno dei più celebri d’Italia, quello sul Ticino a Pavia: Daria Menicanti, poetessa milanese, vede scorrervi il tempo e i pensieri, quell’amore durato i diciassette anni del matrimonio con il filosofo Giulio Preti ma poi proseguito, trasformato in qualcosa di diverso, in un’affettuosa frequentazione, in un’amicizia feconda e giocosa.

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Pavia

FOTOGRAFIA © CITY PICTURES

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LA FRASE DEL GIORNO
Meglio - oramai da tempo mi ripeto – / meglio avere rimpianti che rimorsi.
DARIA MENICANTI




Daria Menicanti (Piacenza, 1914 – Mozzate, 4 gennaio 1995), poetessa, insegnante e traduttrice italiana. In lei si mescolano il registro sarcastico e ironico e quello più sottile della malinconia. Per Lalla Romano la sua era “una voce nuova, moderna e classica, per niente alla moda, ma libera e anche audace”.


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