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martedì 6 dicembre 2016

Ferreira Gullar

 

Il poeta e drammaturgo brasiliano Ferreira Gullar (pseudonimo di José Ribamar Ferreira) è morto domenica scorsa all’ospedale Copa d’Or di Copacabana, a Rio de Janeiro. Aveva 86 anni, era nato a São Luiz, nello stato del Maranhao, nel 1930. Nel 1959 fondò il neoconcretismo, corrente improntata ad un razionalismo concettuale e formale: questo, in poesia significa per Gullar, incidere sulla realtà e quindi denunciare le ingiustizie sociali – l’impegno in prima persona lo costringerà all’esilio da parte della dittatura militare dal 1970 al 1977 in Unione Sovietica, Argentina, Perù e Cile e genererà un nuovo filone tematico in cui apparirà la nostalgia.

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Gullar

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NON C'È POSTO

Per il prezzo dei fagioli
non c'è posto nella poesia. Per il prezzo
del riso
non c'è posto nella poesia.
Non c'è posto nella poesia per il gas
la luce il telefono
la sottrazione
del latte
della carne
dello zucchero
del pane.

L'impiegato pubblico
non entra nella poesia
con il suo stipendio da fame
la sua vita chiusa
in archivi.
Come non entra nella poesia
l'operaio
che smeriglia il suo giorno d'acciaio
e carbone
nelle officine buie.

- perché la poesia, signori,
è chiusa:
"non c'è posto"
Entra nella poesia solo
l'uomo senza stomaco
la donna di nuvole
la frutta senza prezzo

    La poesia, signori,
    non puzza
    né profuma

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FIGURA

Lontano da me
oltre gli edifici di Botafogo
                                e di Tijuca
               oltre i quartieri di Méier, di Madureira
                                di Bangu
vinta l'ultima casa nella periferia di Rio de Janeiro
                                lontano
               oltre le spaventose rocce
               della catena delle Araras
oltre le valli e i campi coltivati
               municipi e città
lontano
lontano da me
               nel cuore di San Paolo
               tu dormi a quest'ora
               (quattro e un quarto del mattino)

               con i tuoi neri capelli.

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DIPINTO

So che se toccassi
con la mano l’angolo del quadro
dove arde il giallo
mi brucerei
o avrei marchiata
per sempre di delirio
la punta delle dita.

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LA FRASE DEL GIORNO
L’uomo non fa poesia per uscire dalla vita, fa poesia per avere il coraggio di vivere.
FERREIRA GULLAR




Ferreira Gullar, pseudonimo di José Ribamar Ferreira (São Luís, 10 settembre 1930 – Rio de Janeiro, 4 dicembre 2016), poeta e scrittore brasiliano. Tematiche ricorrenti nella sua opera sono la riflessione sulla genesi della poesia e sulla corrosione del tempo che sottomette gli esseri al dolore e alla morte. È un poeta concreto e metafisico, quotidiano ed esistenziale allo stesso tempo. La realtà lo sollecita e questa realtà è la sua materia poetica.


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