PAUL ÉLUARD
TI AMO
per Dominique
Ti amo per tutte le donne che non ho conosciuto
Ti amo per tutti i tempi che non ho vissuto
Per l’odore del mare aperto e l’odore del pane fresco
Per la neve che si scioglie per i primi fiori
Per gli animali puri che l’uomo non spaventa
Ti amo per amare
Ti amo per tutte le donne che non amo
Chi mi riflette se non tu stessa io mi vedo così poco
Senza di te non vedo che un vasto deserto
Tra il passato e il presente
Ci sono state tutte queste morti superate in silenzio
Non ho potuto attraversare il muro del mio specchio
Ho dovuto imparare parola per parola la vita
Come si dimentica
Ti amo per la tua saggezza che non è la mia
Per la salute
Ti amo contro tutto quello che è illusione
Per questo cuore immortale che io non possiedo
Tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
Tu sei il sole forte che dà alla testa
Quando sono sicuro di me.
(da La fenice, 1951)
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Il poeta surrealista francese Paul Éluard considerava l’amore come unica via alla salvezza, un amore universale in grado di colmare il vuoto della solitudine e di originare al contempo un ponte verso i nostri simili: “Non verremo alla meta ad uno ad uno / ma a due a due”. Ogni amore è quindi una parte di questo progetto universale in cui la donna riveste un ruolo superiore.
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MARC CHAGALL, “GLI AMANTI DI VENCE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Il disordine non si misura / Perciò / È nella donna che l’uomo dura.
PAUL ÉLUARD, Gli occhi fertili
Paul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.
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