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domenica 16 ottobre 2016

Dove ho amato

 

PIERO BIGONGIARI

PISPIGLIA LA QUAGLIA

Un sole mézzo, arato sul declivio
dove arsero
l’altr’ieri
come un segno del fuoco
primevo
le stoppie,
e dove ondeggiò il grano
a
piè di queste dune,
or è un anno, di luce, ora
un canneto
cela il pispiglio della quaglia

che attende il primo nato,
sferza e avvelena
il buio
la scolopendra,
la tua nuca lampeggia
dove ho amato.

(da Le mura di Pistoia, Mondadori, 1958)

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“Lo sguardo è dentro le cose, a cercarvi la buccia tra la polpa” scriveva nel primissimo dopoguerra il poeta pisano Piero Bigongiari, il più ermetico e raffinato nell’ordine del verso tra gli ermetici. È un paesaggio di inizio autunno, con le stoppie bruciate e le quaglie pronte alla migrazione. Improvviso, oscuro nel paesaggio oscuro, in chiusura appare il lampo di un amoroso ricordo.

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Carl Schaefer

CARL SCHAEFER, “CAMPICON STOPPIE”, 1937

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LA FRASE DEL GIORNO
Dove passasti ritornare è come / non più pensare d’essere, ma esistere.
PIERO BIGONGIARI, Il corvo bianco




Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997), poeta e critico letterario italiano. Insegnò storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze. È considerato esponente di un ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell’assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà.

2 commenti:

  1. Sempre il mio occhio ti ringrazia per queste scoperte prima celate come soli dietro lenti scure che fermano lo sguardo fino a sera. Non so dove tu guardi ma i tuoi orizzonti di conoscenza allargano i miei confini.

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  2. Grazie. È una gratifica per le mie scelte poetiche,

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