VLADIMÍR HOLAN
UNA FOGLIA CHE CADE
Che non un’opportunità
si palesi è anche per stanchezza
dell’attenzione. Non più che di secondo
ordine è tutto quanto avverserebbe
i sensi. Invece la natura
si sovrastima a un tempo per la disparatezza
e tanto più quanto più
è a compimento. Una foglia che cade
è più alta dell’albero. E noi?
Conosciamo l’amore che superi
l’amore?
(da Il poeta murato, Garzanti, 1992, a cura di Vladimir Justl e Giovanni Raboni)
.
Dopo aver letto questa poesia del ceco Vladimír Holan ho pensato che in effetti sarebbe bastata la quartina finale. I sette versi e mezzo che la precedono non sono che una superfetazione di questa chiusa formidabile, di questa domanda che cade a perpendicolo su noi e ci chiede – le spalle al muro – se siamo consapevoli del miracolo capace di superare il determinismo del vivere.
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LA FRASE DEL GIORNO
Ma basterebbe che il vento / gli gettasse sulle spalle una foglia secca / e il ponte, di colpo, non reggerebbe il peso…
VLADIMÍR HOLAN, In progresso
Vladimír Holan (Praga, 16 settembre 1905 – 31 marzo 1980), poeta ceco. Dall’astrattismo e dal simbolismo ermetico con cui iniziò a scrivere versi passò a forme più realistiche e pessimistiche, centrate sul destino dell'uomo e della società, attuate con un linguaggio oscuro.
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