LUCIANO ERBA
FINE DELLE VACANZE
Ero uno che sollevava la pietra
affondata nell'erba tra la malva
scoprendo un mondo di radicole bianche
di città color verde pisello;
ma partite le ultime ragazze
che ancora ieri erano ferme in bicicletta
nascoste da grandi foglie di settembre
alle sbarre del passaggio a livello
mi sento io stesso quella pietra.
Anche le nuvole sono basse sui campi di tennis
e il nome dell'hotel scritto sul muro
a nere, grandi lettere è tutto intriso di pioggia.
(da L'ippopotamo, Einaudi, 1989)
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La sottile ironia di Luciano Erba si stempera nella malinconia per la fine delle vacanze in questo quadretto della memoria che dipinge uno dei suoi classici aneddoti: le scene che si succedono come in un film – il ragazzo che alza un sasso per scoprirvi un mondo nascosto e meraviglioso, le ragazze in bicicletta nell’ultimo sole di settembre, le nuvole che passano sui campi da tennis, l’hotel nella pioggia – si uniscono a creare un’atmosfera di languida tristezza.
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FOTOGRAFIA © COOL TIME LINE PHOTOS
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LA FRASE DEL GIORNO
Credi tu / che dietro a questa assurda / fuga di giorni / ci attenda / il passo delle vere parole?
LUCIANO ERBA, Il male minore
Luciano Erba (Milano, 18 settembre 1922 – 3 agosto 2010), poeta, critico letterario, traduttore del secondo Novecento, appartenente alla Quarta generazione della Linea Lombarda. Insegnò Letteratura Francese e Letterature Comparate all’Università Cattolica di Milano.
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