GIOVANNI QUESSEP
MENTRE CADE L’AUTUNNO
Aspettiamo
avvolti dalle foglie dorate.
Il mondo non finisce nel tramonto,
e soltanto i sogni
hanno come limite le cose.
Il tempo ci conduce
nel suo labirinto di fogli bianchi
mentre cade l’autunno
sul cortile della nostra casa.
Avvolti dalla nebbia incessante
continuiamo ad aspettare:
La nostalgia è vivere senza ricordare
da quale parola siamo stati inventati.
(Mientras cae el otoño, da L'essere non è una favola, 1968)
.
Aspettiamo, di continuo, mentre “il tempo colleziona farfalle” o le foglie dorate dell’autunno, che il poeta colombiano Giovanni Quessep osserva cadere nel patio della sua casa: le stagioni continuano il loro giro, incessanti come quella nebbia di disincanto che avvolge ogni cosa e dalla quale di tanto in tanto – con i nostri sogni e i nostri tramonti - riusciamo a scorgere un barlume di poesia.
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MANUEL GARCÍA Y RODRÍGUEZ, “MADRE E FIGLIA CHE CUCIONO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Non tutto è tuo, oblio / qualcosa ci rimane.
GIOVANNI QUESSEP, Durata e leggenda
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