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venerdì 19 agosto 2016

Vieni, passeggiamo


IZET SARAJLIĆ

QUEI DUE ABBRACCIATI


Quei due abbracciati sulla riva del Reno a Gottlieben
potevamo essere anche tu ed io,
ma noi due non passeggeremo mai più
su nessuna riva abbracciati.
Vieni, passeggiamo almeno in questa poesia.


2000

(da Qualcuno ha suonato, Multimedia Edizioni, 2009 – Trad. Sinan Gudžević e Raffaella Marzano)

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Nel sogno ad occhi aperti Izet Sarajlić, poeta bosniaco, rivive per un istante quello che fu il suo amore per la moglie Mikica, morta per gli stenti della guerra di Bosnia. Quella coppia allacciata è per l’immaginazione la memoria vivente di ciò che un tempo costituì un bellissimo e profondo rapporto sentimentale – lui musulmano, lei cattolica - e che nella poesia vive ancora.

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Afremov

 LEONID AFREMOV, “CITY BY THE LAKE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Resta col mio ti amo che sopravvivrà a tutte le mie / lamentevoli nenie, a tutte le mie trasformazioni.
IZET SARAILIĆ, Chi ha fatto il turno di notte




Izet Sarajlić (Doboj, 16 marzo 1930 – Sarajevo, 2 maggio 2002), storico, filosofo e poeta bosniaco. Fondatore nel 1954 del "Gruppo 54", movimento d'innovazione poetica, fu uno fra gli organizzatori delle "Giornate poetiche di Sarajevo" nel decennio successivo. Rimasto a Sarajevo durante l'assedio, tenne un diario di guerra, pubblicato nel 1993.


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