ALFONSO GATTO
SOGNO D’ESTATE
Trapeli un po’ di verde
il limone, il sifone,
il piccolo portone
della pensione,
trapeli il blu,
anche tu
vestita col tuo nudo rosa,
ogni cosa amorosa.
Amore è amore
liscio alla sua foce.
Un’alpe zuccherina,
l’amore è brina.
Che sogno averti vicina
notturna, fresca, sottovoce.
(da Osteria flegrea, Mondadori, 1962)
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Una fresca poesia amorosa che ha il sapore dell’estate e della villeggiatura – il limone, la pensione – e che assume i toni sommessi tipici di Alfonso Gatto: l’apparizione della ragazza è la stessa di un’altra sua poesia: “Lontana come i tuoi occhi / tu sei venuta dal mare, / dal vento che pare l'anima”.
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VITTORIO GIARDINO, “PORTA D’ORINETE”, PART.
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LA FRASE DEL GIORNO
Ti stringo per dirti che i sogni / son belli come il tuo volto, / lontani come i tuoi occhi.
ALFONSO GATTO
Alfonso Gatto (Salerno, 17 luglio 1909 – Orbetello, 8 marzo 1976), poeta e scrittore italiano. Ermetico, ma di confine, giornalista e pittore, insegnante di Letteratura all'Accademia di Belle Arti, collaboratore di “Campo di Marte”, la sua poesia è caratterizzata da un senso di morte che si intreccia al vivere.
Questo blog è stupendo. Grazie all'autore che ogni giorno mi fa scoprire o riscoprire bellissime poesie.
RispondiEliminaGrazie, Gaia!
RispondiEliminaBuona giornata.
Daniele