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domenica 26 giugno 2016

E scrivevo versi

 

NIKIFÒROS VRETTÀKOS

DOMENICA

Ero vestito bene oggi.
Sono uscito la mattina in città,
fasciato della tua anima. Ero perfino bello.
Mi ero lavato ieri sera con la
musica della tua voce -
                                  Tenevo
in mano la penna e dove
trovavo sole immergevo la punta
           e scrivevo versi.

(da L’abisso del mondo, 1961 - Traduzione di Gilda Tentorio)

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Nikifòros Vrettàkos è poeta che canta la luce e la bellezza, il miracolo del vivere, la perfezione della natura. La poesia nasce dal sole: “Somigliano i miei versi al bacio dorato del sole sulla neve” e in questa lucentezza il reale si manifesta e si può cogliere: “Le mie parole, calici, dovevano / riempirsi di luce”.

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Pott

DAVID POTT, “STUDY FOR MAN WALKING ALONG THE BEACH”

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LA FRASE DEL GIORNO
I miei versi, / vasi alla finestra di Dio.
NIKIFÒROS VRETTÀKOS, Corale




Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda guerra mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli.


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