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venerdì 18 dicembre 2015

Giro per il mondo

 

ARMANDO ROMERO

VAGABONDO

Con la testa vuota
Giro per il mondo
E così ottengo il doppio cielo
Della foglia e del suo contorno

Non detengo la mia strada
Quando nel mare
Si profilano le sartie

Al contrario proseguo
E i miei piedi portano via le orme
Dalla sabbia

Il vento allora
Entra così nella pelle
E nei capelli

È il succo della frutta
All’aprirsi eterno
Il paradiso della tua carne

Con la testa vuota
Giro per il mondo

(da Los móviles del sueno, 1974-75)

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Il viaggio aiuta ad aprire la mente, ci obbliga a rapportarci con gli altri e con le loro culture. Il viaggiatore è una persona curiosa di vedere e di conoscere, come il poeta colombiano Armando Romero. E la poesia diventa anch’essa un viaggio, un modo di porsi con il mondo, con gli altri, con l’amata: “Due atti ho sempre provato a conciliare: il viaggio e la scrittura”, e infatti alla base di entrambi c’è l’identica disposizione a meravigliarsi.

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Friedrich

CASPAR DAVID FRIEDRICH, “VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Dov’è la poesia, allora, / lo sguardo verso dentro?
ARMANDO ROMERO, Hagion Oros




Armando Romero (Cali, 1944), poeta, narratore, saggista, traduttore e professore universitario all'Università di Cincinnati. Appartenente alla corrente del Nadaismo, della sua opera la critica sottolinea non solo la qualità formale e tematica ma anche il sostrato fantastico e il trattamento immaginifico di un linguaggio sempre all'avanguardia.


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