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venerdì 20 novembre 2015

Le rose arrugginite

 

MARIA PAWLIKOWSKA

L’AUTUNNO

Le rose arrugginite dell’autunno
osservano lo spazio bianco dalla pioggia -
la pioggia cuce il cielo alla terra
con mille brividi e punti.

E tutto si corrode, si deforma,
cola, gronda madido,
ma non per sempre, dalla disperazione -
per poco, dalla lussuria.

(Jesień, da Seta grezza, 1932)

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L’autunno ci sembra spesso essere una fine, la chiusura del ciclo stagionale della vita – per questo la poetessa polacca Maria Pawlikowska parla di disperazione: “Va con un mantello rosso e d’oro / Si specchia nell’ovale dello stagno. / Ma sta male. Non sa che è condannato, / che in quel mantello lo seppelliranno”. Eppure, c’è in questo deteriorarsi uno sfoggio, un’ebbrezza di colori che ha il carattere dell’abbandono, del cupido desiderio dei sensi.

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autumn-rose

FOTOGRAFIA © LADY FI

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LA FRASE DEL GIORNO
In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo, – e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l'autunno.
SØREN KIERKEGAARD, Diario




Maria Pawlikowska-Jasnorzewska, nata Kossak (Cracovia, 24 novembre 1891 – Manchester, 9 luglio 1945), poetessa polacca. Autrice prolifica, denominata la “Saffo polacca”, fu la regina della scena poetica del suo paese durante il periodo tra le due guerre.


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