HARRY MARTINSON
APPELLO
La luna piena risplende sul mare
e tu nel mio cuore.
La riva attende e invecchia. Tu non vieni mai.
Fugace il sentiero lunare sul mare che inghiottì
il veliero col quale a lungo avremmo vagato
condotti dal desiderio, suonando il flauto e la cetra
unendo canto e carne nell’argenteo vento.
(da Le erbe nella Thule, Einaudi, 1975 - Traduzione di Giacomo Oreglia )
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Particolare è la figura del poeta svedese Harry Martinson, Premio Nobel per la Letteratura nel 1974: in gioventù ebbe una vita di avventure e viaggi e, tornato in patria, girò la Svezia come vagabondo. Di quei tempi rimase nei suoi versi la capacità di sorprendersi della natura e di raccontarla con uno sguardo al contempo romantico e umano, come in questo sogno ad occhi aperti in cui la luce della luna piena si trasforma nella strada che ha inghiottito il veliero dell’amore.
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DAN COLLIER, “SAILING ON STAR LIGHT AND NIGHT MOON”
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LA FRASE DEL GIORNO
Mare e stelle cerco di riunire in me, in una sorta di navigazione spirituale, quasi una legge superiore che liberi dal nichilismo e dalle simulazioni.
HARRY MARTINSON, Le erbe nella Thule, Prefazione
Harry Martinson (Jämshög, 6 maggio 1904 – Stoccolma, 11 febbraio 1978,) scrittore e poeta svedese. Nel 1949 venne eletto membro dell'Accademia Svedese. Nel 1974 gli venne conferito il Premio Nobel per la letteratura, insieme al connazionale Eyvind Johnson con la seguente motivazione: “per una scrittura che cattura le gocce di rugiada e riflette il cosmo”.
Tutto invecchia, tutto passa. Non lo percepiamo sempre per tutto con la stessa intensità e lo stesso ritmo. Ci sono volte, però, che anche il mondo sembra invecchiare al nostro passo e per solito è nell'attesa di un amore che non può tornare.
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