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martedì 18 agosto 2015

Dolce, breve viaggiare

 

JUAN RAMÓN JIMÉNEZ

TRENO D’OGNI ANNOTTARE

A Cadice,
28 gennaio

Treno d’ogni annottare,
ove andavo una volta,
quando in questo paesaggio
vissi, e oggi passo, grave…

- Dolce, breve viaggiare
dal borgo all’aranceto,
dalla ragazza ai pini! -

Oliveti e pinete!
Tramonti d’oro grande!

Come eravate belli!
...Come lo siete ancora!
Qui! In nessun altro luogo
che qui!
             - Così! -
                          Già cade
verso il mare, ineffabile
come una donna, madre
di qui, sorella, amante
di qui, la sera, amore, la mia sera!

(Da Diario di poeta e mare, 1917 – Traduzione Franco Tentori Montalto)

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Il “mistero in piena luce” del Premio Nobel spagnolo Juan Ramón Jiménez appare qui in tutta la sua espressione, come una filigrana che traspare dalla carta: il poeta sta per imbarcarsi alla volta degli Stati Uniti e, attraversando in treno i luoghi delle sue memorie giovanili – studiò dai gesuiti a El Puerto de Santa María, cittadina vicino a Cadice – ripercorre le bellezze di quella terra in un tramonto che assume toni femminili, materni e sensuali.

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Cadice

FOTOGRAFIA © PIXDAUS

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LA FRASE DEL GIORNO
Grazia, intreccio divino / senza fine e principio: luce / del colore, allegria / della luce, colore / dell'allegria!
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, Diario di poeta e mare




JimenezJuan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.


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