RAFAEL ALBERTI
IL MARE
Il mare. Il mare
Il mare. Solo il mare!
Perché mi hai portato, padre,
in città?
Perché mi hai sradicato
dal mare?
Nei sogni la mareggiata
mi tira il cuore.
Se lo vorrebbe portare via.
Padre, perché mi hai portato qui?
(El mar, da Marinaio a terra, 1924)
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Il mare è un anelito di libertà. E Rafael Alberti, poeta andaluso, lo sente dentro – quel mare che qui, nei versi di un ventenne costretto a vivere sui monti della Sierra de Guadarrama per curare la tubercolosi, è soltanto l’ancestrale richiamo che l’uomo trova dentro di sé, ma che diverrà un giorno la voce della patria, quando andrà esule, lontano, in attesa della fine della dittatura.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
Le parole aprono porte sul mare.
RAFAEL ALBERTI
Rafael Alberti Merello (El Puerto de Santa María, 16 dicembre 1902 - 28 ottobre 1999), poeta spagnolo. Membro della Generazione del ‘27. Il suo lirismo si evolve da una poesia più intellettuale e astratta alla violenza satirica di opere quali Capital de la gloria (1936-1938) e infine a un più delicato e nostalgico intimismo.
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