VINÍCIUS DE MORAES
SONETTO DI UNA DOMENICA
In casa c’è molta pace in una domenica così.
La moglie dorme, i figli giocano, la pioggia cade...
Dimentico chi sono per sentirmi padre
e ascolto nella sala, in un silenzio ermo e senza fine
rintoccare un orologio, e un altro dentro di me...
Guardo il giardino umido e agreste: distrae
vederlo, selvaggio, fiorire anche dove il sole non va
a dispetto del vento e della terra che è cattiva.
In realtà è l'infinito questa piccola casa
che mi avvolge il sogno e ripara dalla sventura
e la mano di una donna ha fatto semplice, pura e amena.
Dio che sei padre come me e forse la stimi:
quando sarà giunto il mio momento, fammi andare senza pena
portando appena questo poco che non dura.
Rio, settembre 1944
(Soneto de um domingo, da Libro di Sonetti, 1957 - Traduzione di Amina Di Munno)
La domenica è - o almeno era, prima che una legge insensata del governo Monti decretasse l’apertura festiva di negozi e ipermercati - per la maggior parte di noi il giorno dedicato al riposo, allo svago, agli affetti familiari. Il poeta brasiliano Vinícius de Moraes esalta in questo sonetto la tranquillità del ménage nella dolcezza della domenica: la casa è come un nido, in essa regna la felicità, con la moglie e i bambini. È lo stato di vita preferibile, un piccolo nucleo di pace e di amore che De Moraes prega si trasformi in paradiso e diventi infinito.
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VINICIUS DE MORAES CON I FIGLI NELLA SUA CASA, 1942 © VINICIUS DE MORAES
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LA FRASE DEL GIORNO
Domenica! il dì che a mattina / sorride e sospira al tramonto!
GIOVANNI PASCOLI
Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – 9 luglio 1980), poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano. Di famiglia facoltosa, fu addetto d’ambasciata a Los Angeles e Parigi. Nel 1958 diede il via alla bossanova con i testi scritti con Jobim di Canção do amor demais, album di Elizeth Cardoso. Si sposò nove volte.
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