JOSÉ GOROSTIZA
PAUSE I
Il mare, il mare!
Lo sento dentro me.
E solo al pensarlo,
così mio,
ha un sentore di sale
il mio pensiero.
(Pausas I, da Canciones para cantar en las barcas, 1925)
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“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima” disse l’oceanografo francese Jacques-Yves Cousteau. Quella del mare che ci sentiamo dentro è un’emozione spesso raccontata dai poeti: Sophia De Mello Breyner Andresen sente in una conchiglia “il canto della vasta e lunga spiaggia / Atlantica e sacra / Dove per sempre la mia anima fu creata”; per Julieta Dobles è un intimo sentire: “Basta che chiuda gli occhi, / e mi sta aspettando lì, / Liquido, dolce, vago, /come un sogno infantile / che all’improvviso /mi salta tra le mani”. Il poeta messicano José Gorostiza canta in questo inno al mare il suo desiderio, la sensazione di portarlo dentro come un destino.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
Talvolta ho voglia di piangere, / ma mi consola il mare.
JOSÉ GOROSTIZA,Canciones para cantar en las barcas
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