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martedì 24 marzo 2015

Una leggera chiara sera

 

FRANCO FORTINI

RAGIONE DEGLI ANNI

Si può ancora disperdersi, schiarite
dei mesi incerti, soli obliqui.
Si può ancora volare per la vostra
polvere tenera, schiarite.

Di rado il profondo su querce e vasche d’iride
Eliso azzurro meditando posa
e un chiù persuade il viale roseo
che l’affanno può sparire.

Ma gioventù ci aspetta in una sera
di calme stille dai rami e di passi
incerti. Una leggera chiara sera
avremo ragione degli anni.

1954

(da Poesia e errore, Feltrinelli, 1959).

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Scriveva Pier Luigi Mengaldo di Poesia e errore: “L’aspirazione al prodotto poetico come totalità compiuta convive con la sfiducia nella poesia e con la concezione del testo come progetto provvisorio, posto e contemporaneamente negato”: dunque Franco Fortini oscilla tra la speranza e la delusione, l’affanno spirituale però sembra qui trovare una via d’uscita, come se si intravedesse almeno lo spettro della riva dove un giorno potremo approdare, pacificati.

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FOTOGRAFIA © NORDSEHER
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LA FRASE DEL GIORNO
E voi parole mio odio e ribrezzo, / se non vi so liberare / tra le mie mani ancora / non vi spezzate.
FRANCO FORTINI, Poesia e errore




Franco Fortini, nato Franco Lattes (Firenze, 10 settembre 1917 – Milano, 28 novembre 1994), poeta, critico letterario, saggista e intellettuale italiano. La sua poesia è testimonianza anche ideologica delle lotte di classe del primo dopoguerra, voce progressista e coscienza critica del fallimento degli ideali.



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